“La vera storia di Mikao Usui”… non la sa nessuno!
In Internet spopolano i link intitolati “La vera storia di Mikao Usui“. Ma la verità è che la vera storia non si conosce. Le leggende intorno a Mikao Usui, fondatore del Reiki, sono innumerevoli e svariate quindi preparati ad un racconto davvero curioso. Nato nel 1865 in Giappone, qualcuno dice fosse un monaco cristiano ma qualcun’altro dice fosse buddista; alcuni narrano fosse un professore universitario ma per altri era un prestigioso dottore. In mancanza di documenti ufficiali non si può sapere con certezza quale sia la sua vera storia. ll perché su tanta nebbia riguardo le sue origini, lo capiremo invece nel paragrafo sulla storia della diffusione del Reiki in Occidente. Ma per ora andiamo con ordine.
Tra le varie versioni della sua vita ce n’è una che sostiene fosse una persona comune. Una persona che stava attraversando un buio periodo della sua vita al punto che decise di andare in ritiro sul Monte Kurama (un monte sacro giapponese nel distretto di Kyoto). Solo allora, al 21esimo giorno di solitudine, nel marzo 1922, Mikao Usui narrò d’aver raggiunto lo stato di illuminazione (detto Satori) in cui ricevette in dono il Reiki. Cerchiamo di capire cos’è successo.
I 21 giorni nel Monte Kurama
Queste tre settimane di ritiro vissute da Usui, hanno un valore molto importante tutt’oggi nella tradizione del Reiki. Dopo ogni corso sono infatti previsti 21 giorni di “pulizia” del campo emozionale, mentale e fisico.
Ma cos’è successo esattamente in quei 21 giorni sul monte Kurama? Mikao Usui fece esattamente quello detto sopra: pulizia. Proprio così. Proprio come si fa con la propria casa quando si vuole fare un cambio importante: si svuota tutto, ci si rende conto di quello si ha dentro, si seleziona buttando ciò che non serve e si risistema tutto. Ci si renderà conto allora che eliminando le cose inutili si è creato un vuoto, uno spazio che potrà essere utilizzato per cose nuove. Lo stesso è quello che fece Usui con sé stesso. Nella descrizione che fece a proposito di quei giorni troviamo infatti un primo periodo di fatica e disperazione che gli permise di conoscersi in maniera viscerale, seguito da una forte sensazione di svuotamento. Abbiamo detto che quando creiamo il vuoto, creiamo spazio per la novità e anche in questo caso a Usui accadde qualcosa di simile.
Fu proprio al 21esimo giorno che lui descrive infatti d’aver raggiunto lo stato d’illuminazione, in cui sentì e percepì la propria energia in completa sintonia e comunione con quella dell’intero universo. Chiamò quest’energia che sentì pervadere e fluire in sé “Reiki” – che significa “Energia Vitale Universale” – e sentendosi perfettamente armonizzato in essa, imparò a canalizzarla.

La scuola in Oriente
Usui si rese conto dell’importanza del Reiki e delle sue proprietà curative considerando la sua illuminazione un vero e proprio dono non solo per sé ma anche per gli altri. Animato fin da subito da un grande sentimento di condivisione iniziò a dedicarsi al Reiki inizialmente per trattare sé stesso, poi amici e famigliari e in breve tempo decise di aprire una propria scuola.
Con questo proposito, fondò nell’aprile 1922 la Usui Reiki Ryoho Gakkai, scuola depositaria del reiki tradizionale giapponese. Quest’associazione per l’insegnamento e la pratica del Reiki in poco tempo crebbe ottenendo un grandissimo esito. In seguito al forte terremoto avvenuto a Tokio nel 1923, molti feriti decisero di farsi curare con il Reiki. I risultati furono così inaspettati che tutt’ora risulta impossibile fare una stima di quante persone siano state curate. Fu cosi che il Reiki venne preso in considerazione anche dalla medicina tradizionale diffondendosi per tutto il Giappone fino ai giorni nostri.
Nel 1995, il Reiki è stato riconosciuto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) come terapia complementare per trattare problemi nel campo emozionale, mentale e fisico aprendo le porte al Reiki anche all’interno degli ospedali.
La diffusione del Reiki in Occidente
Ma qual è dunque la verità a proposito della storia di Mikao Usui? Perché ci sono così tante versioni riguardo il suo passato? Quale sia la storia originale non ne possiamo essere certi ma sul perché si siano create così tante leggende invece c’è una spiegazione storica.
Usui mori nel 1926 e dopo la seconda guerra mondiale, il Giappone ne uscì distrutto. Tra le tante cose, anche gli insegnamenti del metodo Reiki andarono dispersi. La diffusione del Reiki nel mondo occidentale avrà principalmente una nuova protagonista: l’hawaiana di discendenza giapponese Hawayo Takata (1900-1980).
Era una discepola di Hayashi, uno dei 21 maestri formati dallo stesso Usui Sensei. Si avvicinò al Reiki inizialmente come paziente durante la cura di un brutto tumore. Una volta Maestra si occupò di diffondere il Reiki nelle Hawaii e in America. Alla fine della seconda guerra mondiale si trovava negli Stati Uniti dove la situazione non era tra le più facili. Le esplosioni delle bombe nucleari a Hiroshima e Nagasaki avevano creato una situazione scomoda per tutti i giapponesi all’estero in quanto le Nazioni Unite temevano potessero insorgere. La Takata capì che per continuare la sua attivitá nel campo del Reiki doveva apportare alcune modifiche. Decise di fare dei piccoli cambi e omissioni nella tecnica, e di reinventare la storia del suo fondatore, Mikao Usui. Lo descrisse come un famoso medico poliglotta che studiò teologia viaggiando per il mondo.
Purtroppo non ci sono documenti che attestino la veridicità di queste informazioni. Sappiamo però che questa versione occidentalizzata del Reiki fu un passepartout in quella situazione così delicata e permise la sua diffusione in tutto l’Occidente.
Tu che versione preferisci?
Immagina di dover scegliere un corso di Reiki leggendo la presentazione dei due corsi:
– “Il Reiki è una tecnica di riequilibrio del campo elettromagnetico. Scoperta da un dottore giapponese specializzatosi in teologia ,una tecnica destinata ad essere tramandata a pochi privilegiati”
– “Il Reiki è una tecnica di guarigione e riequilibrio del campo energetico di una persona. Ha effetto nel campo emozionale, mentale e fisico. Fu canalizzata da una persona comune, come me e te. Tutti possono fare e ricevere Reiki.”
Quale corso sceglieresti? Probabilmente dopo averne parlato un po’ in giro poi decideresti di fare il primo perché ti sembra abbia più valore.
Esattamente per questo, la prima versione è quella che ha permesso la diffusione del Reiki in Occidente.
Quindi non sappiamo quale sia la vera storia di Mikao Usui. Ma ci è chiara invece una cosa. Grazie alla versione della Takata, il Reiki ha potuto sopravvivere e diffondersi in tutto il mondo fino ad noi oggi.